Il CAI Imola alla camminata per sensibilizzare sui nuovi generatori eolici alte vallate Santerno e Sillaro

IL CAI IMOLA PARTECIPA ALLA CAMMINATA DI SENSIBILIZZAZIONE SUL PROLIFERARE DI PROGETTI DI COSTRUZIONE DI NUOVI GENERATORI EOLICI NELLE ALTE VALLATE DEL SANTERNO E DEL SILLARO

 

Imola, 2/12/2024 – Il Club Alpino Italiano sezione di Imola prenderà parte alla camminata di sensibilizzazione sulla bellezza del nostro paesaggio collinare e sui progetti di costruzione in alte vallate del Santerno e del Sillaro di nuovi impianti eolici per la generazione di elettricità (i cosiddetti “parchi eolici”) che, se realizzati, quel paesaggio lo cambieranno per sempre. La camminata si terrà la prossima domenica 8 dicembre 2024 (partenza per il percorso “romagnolo” da Le Selve di Castel del Rio alle ore 9,30) e sarà promossa da cittadini perplessi riguardo la costruzione degli impianti ipotizzati nel territorio dei Comuni di Casalfiumanese, Monterenzio e Castel del Rio.

I progetti previsti sui nostri crinali e depositati per l’approvazione presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sono numerosi: ben cinque, in un’area di poco più di 50 chilometri quadrati – tra i comuni di Castel del Rio, Casalfiumanese, Monterenzio e Firenzuola – in una zona dove già sono stati realizzati in passato altri due “parchi eolici” (per un totale di 28 “torri” già erette) ed il cui territorio si è rivelato particolarmente fragile dopo gli eventi meteorologici estremi del 2023 e di quest’anno.

Il CAI di Imola, fedele all’impegno assunto dal Club Alpino Italiano con il proprio “Bidecalogo”, intende vigilare affinché ogni nuova realizzazione – od ampliamento di quanto esistente – non arrechi gravi danni all’ambiente. Infatti, grazie agli ingentissimi incentivi statali (oltre 10 miliardi di Euro ogni anno), negli ultimi tempi si sta assistendo ad un moltiplicarsi di progetti per la realizzazione di generatori eolici per la produzione elettrica un po’ su tutta la dorsale appenninica, un vero e proprio “assalto alla diligenza” che, se attuato, cambierebbe per sempre l’Appennino e ne devasterebbe l’ecosistema.

 «Siamo fortemente motivati a vigilare su queste nuove ipotesi  – ha dichiarato il Presidente della sezione imolese del CAI Paolo Mainetti che impatterebbero in modo eclatante sul nostro territorio. Se come CAI siamo ovviamente favorevoli alla produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, non possiamo trascurare che l’eolico industriale necessita di infrastrutture di grande impatto ambientale in rapporto alla modesta energia prodotta, soprattutto in una zona a bassa ventosità quale quella del nostro Appennino.

Non ignoriamo nemmeno – continua Mainetti – che siamo in presenza di impianti che innalzeranno molte decine di torri, ben 42 se tutte le proposte andassero a buon fine, alte oltre 200 metri e che necessiteranno di imponenti opere per erigerle, ma soprattutto di ciclopici lavori per le infrastrutture (enormi vie di accesso per i camion, scavi per gli elettrodotti, i trasformatori, le sottostazioni, ecc.), interventi devastanti, veri e propri ecomostri, per il nostro fragile territorio.

Per questo intendiamo fare buona guardia al territorio – conclude il Presidente del CAI Imola – chiedendo anche agli Amministratori locali un impegno tangibile a tutela del nostro Appennino: per noi è una responsabilità certamente onerosa ma a cui non intendiamo sottrarci.».