Caro Socio cara Socia,

l’educazione all’ambiente è prima di tutto Educazione all’Uomo, perché è solo attraverso la presa di coscienza delle proprie motivazioni e dei propri comportamenti che può nascere la diponibilità ad orientare le proprie azioni verso la responsabilità e la cura dell’ambiente che frequentiamo.

Qualunque sia il vostro ruolo nella società, volenti o nolenti noi siamo sempre educatori più o meno consapevoli. I comportamenti di ogni singolo cittadino influenzano le scelte e le azioni soprattutto dei più giovani. Come Operatori CAI, a qualsiasi titolo, diventiamo educatori ambientali per scelta e vorremmo, come obiettivo massimo del nostro impegno, diffondere il più possibile un modo di andare in montagna (come in qualsiasi altro ambiente), che valorizzi una cultura dell’interpretazione, dell’osservazione attiva e del rispetto dei luoghi che frequentiamo.

 

Il Comitato Scientifico CAI cos’è, origini e scopo.

Il Comitato Scientifico Centrale CAI è stato il primo organo tecnico operativo costituito nel 1931 (la Commissione di coordinamento delle Scuole di Alpinismo nacque invece nel 1937) su iniziativa dell’allora Presidente Generale del CAI, il bolognese Angelo Manaresi, che in tal modo intendeva riconoscere ufficialmente lo stretto rapporto da sempre esistente tra alpinismo e ricerca scientifica.

A presiedere il Comitato Scientifico Centrale fu chiamato Ardito Desio, geologo dell’Università di Milano, che si impegnò in una intensa attività di studio e ricerca promuovendo importanti spedizioni scientifiche nel Sahara, in Africa Orientale nonché il famoso successo al K2 (1954).

All’interno del Comitato Scientifico vennero istituite cinque sottocommissioni (biogeografica, speleologica, toponomastica. medico-fisiologica e glaciologica) che nel corso degli anni assunsero un ruolo sempre più autonomo.

Il connubio che lega il CAI al mondo della ricerca scientifica risale all’epica scalata del Monte Bianco avvenuta il 18 agosto 1786, che oltre a sancire la nascita dell’alpinismo, fu promosso da uno scienziato, il naturalista ginevrino Horace Bénédict de Saussure con il chiaro scopo di ricerca scientifica. Fu proprio questo desiderio di conoscenza scientifica che indusse Quintino Sella a fondare nel 1863 il CAI, non con la finalità di conquistare delle cime come per i Club Alpini inglesi e austriaci bensì avente per scopo “la conoscenza e studio delle montagne” (art 1 statuto CAI).

Sella, statista e scienziato tra le altre cose, promosse la rifondazione dell’Accademia dei Lincei e contribuì alla nascita della Società Geologica Italiana (1881).

In anni più recenti l’impegno scientifico del CAI si è ulteriormente allargato con l’istituzione nel 1999 degli Operatori Naturalistici e Culturali, impegnati a livello locale e nazionale

A distanza di quasi 90 anni dalla sua fondazione, il ruolo del Comitato Scientifico Centrale è quanto mai attuale. Oggi siamo infatti chiamati a confrontarci con nuove sfide epocali impensabili solo pochi anni fa: le mutate condizioni ecologiche, l’intensa e talvolta irresponsabile frequentazione montana, il cambiamento dello storico rapporto tra uomo e montagna con l’abbandono di gran parte delle “Terre Alte”, ci impegnano a documentare aspetti, sensibilizzare le nuove generazioni e cercare di far lievitare il desiderio della conoscenza in un sempre maggiore numero di soci per tutelare questo immenso capitale naturale che la montagna ci offre.

 

Ruolo e compiti degli ONC Operatori Naturalistici e Culturali

Gli ONC – Operatori Naturalistici e Culturali sono Soci che attraverso un apposito corso di formazione con test ed esami, acquisiscono il titolo di ONC 1° livello (regionale) e di ONCN 2° livello (nazionale). Come per tutti i titolati CAI sono tenuti a corsi di aggiornamento, minimo ogni due anni. Gli ONC sono preparati ad operare nei seguenti ambiti:

Ricerca: scientifica naturalistica e culturale.

 

 

Formazione didattica: interna al CAI (sezione, scuola tecniche), esterna (Enti, Istituti scolastici, altre associazioni).

Informazione: divulgazione, segnalazioni sulla stampa ufficiale del CAI, pubblicazioni specifiche.

Divulgazione: eventi, serate naturalistiche, problematiche.

Educazione ambientale: supporto agli Accompagnatori AE e capigita nelle uscite e corsi per descrivere aspetti del territorio, storia e curiosità.

 

Le attività organizzate devono essere coordinate assieme al:

Comitato Scientifico Centrale/Regionale/Sezionale e ai

Gruppi di lavoro del Comitato Scientifico Centrale:

Terre Alte Grandi Carnivori, Rete Museale, Rifugi e Dintorni ecc…

 

 

I titolati del Comitato Scientifico al 31/12/2019 sono:

78   Operatori Nazionali Naturalistici Culturali – ONCN

243 Operatori Regionali Naturalistici Culturali – ONC

 

 

Contatti:

https://www.caiemiliaromagna.org/index.php/organi-tecnici/comitato-scientifico-regionaleComitato