I GESSI DI TOSSIGNANO

 

Il Club Alpino Italiano – Imola e la Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna dona all’Assessora all’ambiente del Comune di Imola il volume “I gessi di Tossignano”

Paolo Mainetti, Ivano Cobalto e Loris Garelli – rispettivamente presidente, vice-presidente e consigliere della sezione di Imola del Club Alpino Italiano – e Piero Lucci – vice-presidente della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna – hanno incontrato l’Assessora all’ambiente del Comune di Imola Elisa Spada nella mattinata di martedì scorso 13 dicembre, per donarle il volume “I gessi di Tossignano”.

Questa opera è l’ultimo di cinque volumi di una collana di testi multidisciplinari dedicati alla vena del gesso romagnola ed è l’epilogo di un progetto iniziato oltre dieci anni fa teso a raccogliere i contributi di decine di ricercatori, afferenti alle Università di Bologna, di Parma e di Modena e Reggio Emilia, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, scienziati, speleologi – molti dei quali appartenenti alla Ronda Speleologica Imolese, afferente al CAI Imola – e semplici appassionati, con l’intento di documentare, come mai fino ad oggi, la Vena del Gesso romagnola ed i suoi tesori culturali ed ambientali.

Il testo donato alla Assessora Spada è quanto mai attuale e infatti i tanti valori e le tante peculiarità illustrati nelle pagine del volume sono proprio in questi mesi in attesa di una valutazione fondamentale per il loro futuro: l’intera Vena del Gesso è infatti parte della candidatura a patrimonio dell’umanità UNESCO promossa dalla Regione Emilia-Romagna, candidatura giunta ormai alla fine del proprio iter procedurale, durato diversi anni e il cui responso finale è atteso per il 2023.

«Sono sempre molto grato all’Assessora Elisa Spada per l’attenzione che dedica alle tematiche ambientali che le sottoponiamo – ha dichiarato il Presidente del CAI Imola Paolo Mainetti – soprattutto in una circostanza delicata come quella della conclusione dell’iter per  l’inserimento dei gessi emiliano-romagnoli nella lista dei siti patrimonio UNESCO, iter che, se avrà esito positivo, porterà importanti ricadute benefiche a tutto il territorio. Il Comune di Imola ci ha sempre dimostrato piena disponibilità e, pur non direttamente coinvolto per giurisdizione territoriale nel progetto della candidatura UNESCO, siamo fiduciosi che saprà farsi latore presso le Amministrazione vicine, in qualità di Comune più importante del Nuovo Circondario Imolese, dei valori di tutela ambientale e culturale delle nostre zone di cui il CAI Imola è orgoglioso portatore.».

La Riva di San Biagio