Il Club Alpino Italiano sezione di Imola ha preso parte alla camminata di sensibilizzazione sui progetti di costruzione di nuovi impianti eolici per la generazione di elettricità in alta vallata del Santerno. La camminata si è tenuta domenica 15 dicembre 2024 ed è stata promossa dal neonato comitato “I nostri crinali” formato da cittadini perplessi riguardo la costruzione degli impianti ipotizzati nel territorio dei Comuni di Castel del Rio e Firenzuola. Due gruppi di camminatori, uno proveniente da Piancaldoli (FI) e l’altro da Castel del Rio (BO), si sono incontrati alla sella di Monte Pratolungo; il ritrovo è stato occasione per condividere gli obiettivi del Comitato e per parlare del progetto che metterà a repentaglio la bellezza proprio dei luoghi dove è avvenuto il ricongiungimento dei due gruppi.
Il progetto, proposto da una azienda danese tramite la propria succursale italiana, prevede l’installazione di 13 generatori eolici alti oltre 150 metri (per dare una idea, tre volte il grattacielo di Imola) sul crinale tra Monte La Fine e Monte Pratolungo, al confine tra le regioni Toscana ed Emilia-Romagna, sovrapponendosi peraltro ad un importante itinerario turistico e cicloviario quale l’”Alta via dei Parchi”, su un crinale boscoso da sempre meta di escursioni.
Oltre ai dubbi relativi alla fragilità di un territorio che si è rivelato particolarmente vulnerabile dopo gli eventi meteorologici estremi del 2023 e di quest’anno (e per rendersene conto basti osservare le innumerevoli frane che hanno flagellato proprio i dintorni del sito scelto per edificare l’impianto), è anche discutibile la scelta di depositare presso il Ministero competente un progetto senza la benché minima condivisione con la popolazione: infatti solo ora, dopo che il progetto è stato “scoperto” e dopo che sono sorti i primi contrasti, l’azienda proponente ha dato la propria disponibilità ad un confronto pubblico (sabato 21/12/2024 ore 10, a Castel del Rio, Palazzo Alidosi).
Il CAI di Imola, coerentemente con l’impegno assunto dal Club Alpino Italiano con il proprio “Bidecalogo”, intende vigilare affinché ogni nuova realizzazione – od ampliamento di quanto esistente – non arrechi gravi danni all’ambiente ed al patrimonio sentieristico di cui è custode.
«Ci sentiamo fortemente coinvolti da questo progetto e da tutti gli altri che sono stati proposti nel nostro territorio – ha dichiarato il Presidente della sezione imolese del CAI Paolo Mainetti – dal momento che, se realizzati, avranno un impatto enorme sull’ambiente, sulla sentieristica, sui faticosi tentativi di lancio del turismo lento e sostenibile nelle nostre zone. Come ho già detto, il CAI è favorevole alla produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, ma l’eolico industriale necessita di infrastrutture che richiedono interventi devastanti per l’ambiente in rapporto alla modesta energia prodotta ed è questo che non ci lascia indifferenti.
Intendiamo fare buona guardia – conclude il Presidente del CAI Imola – e continueremo a sollecitare gli Amministratori locali affinché si impegnino a non “svendere” la nostra montagna per non meglio identificati benefici locali e si concentrino senza esitazioni sulla tutela del nostro territorio e della sua gente.».