Grande partecipazione alla serata “IL MIO TOR”, il “Tor del Gèants”, il “Giro dei Giganti” in Valdostano, considerato il “trail più duro al mondo”: 338 km, 27.000 + m dislivello, tappa unica, max 150 ore.
La sala era gremita e un pubblico attento e partecipe ha seguito i racconti di Mauro Abbate, Pietro D’Angeli e Iader Gentilini.
Dopo l’introduzione di Maria Teresa Castaldi, vice presidente CAI Imola, ed i saluti di Marco Gurioli, presidente della Leopodistica e di Dino Battilani predeinte della Uisp Faenza Imola, Mauro, Pietro e Iader hanno raccontato la loro esperienza, la fatica, le emozioni.
Un grande applauso ha accolto l’arrivo di Gianluca Galeati, un “veterano” del Tor, che “ci ha fatto una sorpresa” con la sua partecipazione.
Dopo un “potente” filmato, realizzato da Mauro, i tre atleti, a cui si è aggiunto Gianluca, hanno raccontato fatica, trepidazioni, emozioni e gioia, passando dagli aspetti tecnici alle impressioni interiori, da particolari specialistici a molti aneddoti divertenti.
Mauro, che al CAI è anche un ottimo alpinista, si è piazzato 117esimo in 117h:40′ (quasi cinque giorni e cinque notti); Iader, dopo un paio d’ore è arrivato 143 esimo in 120h:09 mentre Pietro si è ritirato ed ha assicurato che “è pronto per riprovarci”. Gianluca, dopo aver corso per lunghissimi tratti in 5.a e 6.a posizione, transitando addirittura in 4.a, ha dovuto ritirarsi, dopo un consulto medico, poiché alimentazione e idratazione erano compromesse.
I nostri campioni hanno risposto, spesso arricchendo le risposte con particolari spassosi, a molte domande, dall’allenamento all’alimentazione, dalle motivazioni interiori a come si affrontano le notti durante la gara.
Un brindisi collettivo ha concluso la bella serata.
Giannino