II° ed. CONCORSO “CHE MONTAGNA RAGAZZI” 2018 – Elaborati sezione B) RACCONTI
Cod 03 UNA STRAORDINARIA AVVENTURA IN MONTAGNA – CLASSE 5B I.C. 7 “PONTICELLI”
Leo era un bambino di dieci anni che fino a quel momento aveva sempre vissuto in città.
Un bel giorno la sua famiglia si trasferì in un bellissimo paesino di montagna dove l’aria era fresca, pura e il cielo di un azzurro intenso. Leo volle subito andare ad esplorare questo magico mondo.
S’inoltrò nel bosco ed incrociò lo sguardo di un piccolo scoiattolo che, uscito dal nascondiglio, mostrò la sua pelliccia e la sua lunga folta coda. I suoi occhi erano piccoli e curiosi.Gli si avvicinò, Leo lo salutò e ricominciò a camminare, ma si accorse che lo scoiattolo lo seguiva. Così i due continuarono insieme la passeggiata.
Arrivati ad un salto di roccia, Leo si accorse di aver perso il sentiero, ma un camoscio lo aiutò a ritrovarlo. Il bambino decise di continuare a salire e, guardando in alto, vide volare una maestosa aquila. Allora si arrampicò fino a 4000 metri d’altezza dove trovò il nido con dentro tre uova. All’improvviso una folata di vento fece rotolare un uovo che cadde sulla roccia sottostante e si crepò.
In lontananza un’inquietante sagoma nera si avvicinò: era un corvo che rubò l’uovo e lo portò nel suo nido. L’uovo si schiuse, ma per fortuna la mamma aquila aveva seguito il corvo, quindi con i suoi artigli recuperò il piccolo e lo riportò nel suo nido.
Leo continuò a camminare scendendo verso valle, quando ad un certo punto vide, tra le fronde degli alberi, un possente orso. Subito si nascose e lo scoiattolo spaventato gli si infilò sotto la felpa.
L’orso stava parlando con un serpente che gli stava dicendo di aver visto, poco più avanti, una succulente preda.
Uno sciame d’api, che passava di lì, sconsigliò all’orso di fidarsi del serpente, ma l’orso golosone andò avanti fino a quando trovò un cacciatore che lo uccise e a quel punto il serpente se lo mangiò.
Leo continuò a camminare. Improvvisamente inciampò in una radice, così cadde in un dirupo. Fortunatamente, durante la caduta, si sentì afferrare per il cappuccio della felpa: si trattava di un lupo bianco, il quale era apparso dal nulla ed era riuscito a fermare la caduta di Leo, traendolo in salvo.
Leo non credeva ai suoi occhi, quel lupo era proprio arrivato nel posto giusto al momento giusto e lo ringraziò.
Magicamente il lupo, rivolgendosi a Leo gli disse: – La prossima volta stai più attento, non sempre riesco ad essere così preciso quando mi teletrasporto!-
Le cime della montagna si stavano dipingendo di rosa, era ormai ora di tornare a casa.
Nel frattempo la mamma gli stava preparando una cioccolata calda in tazza e lo stava aspettando con trepidazione.
Quando Leo entrò, la mamma gli chiese: – Cosa hai fatto di bello? – Leo rispose: -Niente di interessante, niente di speciale, solo una passeggiata in montagna…!-
– Squitt! – esclamò una vocina.
– Cosa hai detto Leo? – domandò la mamma.
– Niente, mamma, solo un po’ di mal di gola, meglio che corra a letto- si giustificò Leo.
Il bambino si precipitò nella sua camera dove si addormentò felice con il suo scoiattolo, non vedendo l’ora di vivere il giorno seguente nuove avventure meravigliose.
La montagna è un luogo bellissimo, affascinante e misterioso che può diventare anche magico.